Il progetto

Allestimento del Museo Archeologico Nazionale Mario Torelli

Il nuovo progetto di allestimento del Museo Archeologico Nazionale Mario Torelli, ospitato nel camminamento del castello Pirro del Balzo di Venosa (PZ), nasce nell’ottica di armonizzare gli obiettivi di valorizzazione, efficacia ed accessibilità, nella consapevolezza che la tecnologia è lo strumento, la semplicità la regola base del linguaggio e il rigore scientifico il criterio portante delle informazioni da divulgare.

Il percorso museale, organizzato in sei sezioni cronologiche e topografiche, racconta attraverso la tecnologia e i manufatti più significativi la storia della città di Venosa e del suo territorio, dalla fondazione della colonia latina del 291 a.C. all’epoca rinascimentale, con la costruzione dello stesso castello nel 1470.

Il percorso museale, organizzato in sei sezioni cronologiche e topografiche, racconta attraverso la tecnologia e i manufatti più significativi la storia della città di Venosa e del suo territorio, dalla fondazione della colonia latina del 291 a.C. all’epoca rinascimentale, con la costruzione dello stesso castello nel 1470.

Allestimento museale

Abbiamo prodotto i contenuti multimediali utilizzando 3 output diversi

Touch screen

Garantiscono una forma interattiva di esplorazione, lasciando all’utente anche la scelta su quantità e qualità delle informazioni. Ricostruzioni 3D, animazioni e video accompagnano il visitatore lungo il percorso.

Pannelli informativi

Pannelli informativi con grafiche accattivanti e illustrazioni ricostruttive tridimensionali evocano scenari antichi. Grazie ai QR code inseriti all’interno del layout grafico, i pannelli diventano accessibili a tutti.

Videomapping

Videomapping con performance live tridimensionali e sound design d’autore sviluppati su punti specifici dell’allestimento che proiettano in sincrono su mosaici e affreschi risalenti all’epoca dell’impero romano. 

How it’s made

Vogliamo raccontarvi come sono stati prodotti i modelli tridimensionali navigabili dei touchscreen

La cattedrale di Sant’Andrea di Venosa,
protagonista del nostro racconto.

Per costruire il modello tridimensionale della cattedrale di San’Andrea allo stato attuale ci siamo serviti della fotogrammetria da terra tramite reflex digitale e aerea utilizzando un drone DJI Phantom 3 Professional. Abbiamo scattato una serie di foto percorrendo tutto il perimetro della struttura. Le foto sono state poi elaborate dal software metashape il quale ha restituito una nuvola di punti ben tettagliata: un modello tridimensionale hight poly.  

A questo punto è risultato fondamentale il lavoro dei nostri 3d artist che hanno retopologgizzato (processo di Retopo) manualmente il modello hight poly per crearne uno con gli stessi dettagli ma con una mesh leggera e quindi utilizzabile agevolmente nei device. Il modello 3D era ormai pronto nella sua architettura ma per essere dipinto in maniera dettagliata aveva bisogno di un’altra lavorazione: l’unwrapping. 

Con l’unwrapping la texture viene svolta per essere lavorata tramite software specifici di digital painting E creare le mappe necessarie a rendere il modello texturizzato, quindi uguale all’originale non solo nelle geometrie ma anche nell’aspetto estetico.  Il modello è stato animato dai nostri animatori 3d, inserito nel software Unity e programmato per la sua navigabilità dalla squadra di sviluppatori.

Backstage

Il nostro team condivide ricchi livelli di esperienza, background diversi e una passione comune per il lavoro ben fatto

Partners

L’esecuzione dei lavori è stata eseguita dall’impresa Nei Restauro e Costruzioni s.r.l., con la direzione scientifica a cura della Direzione Regionale Musei Basilicata e della SABAP Basilicata.

L’intero progetto nasce dalla collaborazione con il Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei della Basilicata e del Segretariato regionale della Basilicata.

Le strutture espositive sono state realizzate dalla società Sistemalab s.r.l.